REMO BRANCA

Sassari, 1897 – Roma, 198)

Nato a Sassari il 4 maggio 1897, xilografo e pittore di fama nazionale e internazionale, giornalista, scrittore, critico d’arte, profondo conoscitore e scrittore di argomenti storici, pedagogici e didattici. Soggiornò per un decennio circa ad Iglesias, dal 1925 al 1936, dove si rifugiò per sfuggire ai rigori del regime fascista a Sassari, dove era nato, contro cui espresse la sua opposizione nel giornale “Libertà”, di cui era giornalista e direttore. Dopo il periodo iglesiente operò a Nuoro e a Novara, sempre come insegnante, e poi a Roma dove visse per circa 40 anni pur mantenendo stretti contatti con la Sardegna, delle cui vicende culturali, storiche, artistiche, umane era profondo conoscitore e scrittore.
Tra le sue tante pubblicazioni, in cui si esprimono le sue elevate qualità di uomo e scrittore, ricordiamo tre volumi fondamentali per la conoscenza dell’arte incisoria, sarda, italiana ed europea: “la Xilografia in Sardegna”, “Breviario di xilografia”, “Incisori sardi”, alcuni volumi su Grazia Deledda, nove agiografie, alcuni scritti sulle opere d’arte Iglesienti fra cui ”La predella di Valverde”, un notevole numero di opere sul cinema nella scuola.
Aveva iniziato la sua carriera artistica a Sassari, dove si era avvicinato giovanissimo al disegno, alla pittura e alla xilografia, arte nella quale si espresse ad altissimi livelli, ma è ad Iglesias, nel 1926, che egli fondò una Scuola d’Arte Decorativa in cui la xilografia aveva un ruolo fondamentale. Allora le opere di Branca erano già conosciute non solo in Sardegna ma anche in Italia ove già erano state esposte nella Mostra Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma (1926); illustrazioni xilografiche in “Xilografia” Faenza 1925; illustrazioni della sua opera “San Francesco d’Assisi” che aveva pubblicato a Sassari nel 1926 e altre ancora. Il primo incontro di Remo Branca con la xilografia avvenne nel 1915 sui banchi del Liceo di Sassari.
Si spense a Roma il 26 luglio del 1988