PICCHIOTTI BRONZEI (Bronzo, 1228)

Sono tra i pochi manufatti metallici superstiti citati nelle fonti sarde medievali la coppia di picchiotti bronzei con protome leonina ed epigrafe provenienti dalle porte della cattedrale medievale. Al centro del disco si colloca una protome leonina che trattiene tra le fauci un anello. Le protomi sono caratterizzate da grandi orecchie, forate al centro, fra le quali si dispone la folta criniera, resa a solchi paralleli. Nelle cavità oculari resta una sostanza pastosa che in origine doveva ospitare una tarsia colorata a restituire la vivacità dell’occhio. Lungo il bordo corre una larga fascia epigrafica, con lettere in capitale gotica. Integrando le due epigrafi si apprendono l’anno di realizzazione dell’opera, 1228, il nome dei committenti e quello dell’artefice. Il committente laico è il giudice Mariano II di Torres, quello ecclesiastico è l’arcivescovo Torgotorio de Muro e l’artefice è Placentinus.