CIPRIANO EFISIO OPPO

(Roma, 1890 – 1962)

Nacque a Roma il 2 luglio 1890, figlio di Andrea Eugenio e di Ottavia Sutto. Nel 1900 il padre lo mise in collegio a Spoleto, ma dopo quattro anni, rifiutata la rigida vita che gli era stata imposta, tornò a Roma, ove si iscrisse al Reale Istituto superiore di belle arti, dedicandosi appieno alla pittura.
Frequentando, a partire dal 1907, la Scuola libera del nudo, ebbe modo di conoscere anche U. Boccioni e M. Sironi. Risalgono a quel periodo le prime opere note, quale, per esempio, il triplice Autoritratto datato 1910. Dopo aver iniziato a lavorare nella galleria antiquaria di Sangiorgi, nella primavera del 1912 esordì partecipando con un dipinto non precisato alla Mostra del ritratto, organizzata a Roma dalla Associazione artistica internazionale.
Nel 1913 iniziò a pubblicare disegni su riviste e presentò due ritratti alla I Esposizione internazionale d’arte della Secessione di Roma. Nel 1914 fu tra i promotori del Gruppo moderno italiano.
Nella primavera del 1920 organizzò la Mostra del Gruppo romano nelle sale della Famiglia artistica di Milano e fu tra i promotori della prima edizione della Biennale romana, che inaugurò il 31 marzo 1921; lì il Ritratto della fidanzata confermò la svolta classicista della sua pittura.Nell’estate del 1926 fece il suo esordio alla XV Biennale di Venezia, con La casta Susanna in cui l’amore per la tradizione veneta cinquecentesca si coniuga con reminiscenze della pittura di Gustave Courbet.
Nel 1940 fu presente alla XXII Biennale di Venezia con una sala, ricca di 25 dipinti, volta a documentare le diverse stagioni della sua pittura. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia continuò a operare: nel 1942 fu chiamato a ricoprire la cattedra di pittura alla Accademia di belle arti di Roma e, nella primavera del 1943, diede vita alla IV edizione della Quadriennale, decisamente sottotono, nonostante le numerose importanti presenze.
Dopo la caduta di Mussolini si trasferì a Venezia, ove iniziò a insegnare all’Accademia di belle arti. Terminata la guerra e ripresa l’attività artistica, rientrato a Roma, prese parte nella sola veste di pittore alla Rassegna nazionale di arti figurative, la nuova edizione della Quadriennale romana che si tenne – a partire dal marzo 1948 – nelle sale della Galleria nazionale d’arte moderna. Fu invitato in seguito anche alla sesta edizione della rassegna, tenutasi tra 1951 e 1952.
Dal 1946 riprese con frequenza a pubblicare articoli su diversi periodici, collaborando, in particolare, con Il Cartiglio e con Il Globo.Morì a Roma il 10 gennaio 1962.